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Il pianto può sorprenderci nei momenti meno opportuni e arrivare all’improvviso. Capita a chiunque di avvertire di tanto in tanto le lacrime solcare le guance e rivelare le nostre emozioni. Ma perché piangiamo? E perché si piange per amore, per dolore o per tristezza? Ecco i 10 motivi del perché si piange.
- Felicità
- Sollievo
- Stress
- Stanchezza
- Rabbia
- Dolore fisico
- Sentimenti feriti
- Delusione
- Tristezza (compresa quella per la perdita)
- Empatia
Dalle lacrime di rabbia al pianto improvviso di felicità, continua nella lettura per scoprire perché piangiamo.
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Cos’è il pianto?
Il pianto è una reazione biologica e naturale del corpo che si manifesta quando si ha la necessità di liberarsi di un’emozione forte e travolgente, come ad esempio una risata isterica o un’intensa tristezza. È, inoltre, un segnale per avvisare gli altri che ci troviamo in difficoltà e che, si spera, li incoraggi a offrire il loro aiuto o affetto nei momenti in cui ne abbiamo più bisogno.1
La dott.ssa Raj Arora afferma: “Piangere è una reazione umana assolutamente normale, che ci permette di dare sfogo alle nostre emozioni e farci sentire meglio! Detto ciò, a volte troppe lacrime o un pianto costante possono derivare da un umore depresso. Se ci accorgiamo di piangere troppo spesso o di essere afflitti da pensieri tristi e niente riesce a distrarci, allora meglio contattare il proprio medico o uno specialista per una consulenza.”
Perché piangiamo?
Dal pianto dei neonati affamati alle lacrime amare per una perdita di una persona cara, il pianto è una risposta emotiva spontanea spesso associata a momenti di tristezza. Tuttavia, non si piange esclusivamente quando si prova dolore o si è tristi, ma è possibile anche piangere di gioia o di rabbia. Di seguito analizziamo i 10 motivi che stimolano il pianto:
1. Felicità
Iniziamo in positivo la nostra lista! A volte, capita di vivere un momento di felicità così intenso da farci piangere di gioia2. Piangere di felicità è spesso collegato agli affetti più cari, ecco perché succede di frequente di assistere a più di un pianto improvviso di gioia durante i matrimoni, le nascite o gli eventi importanti. Siamo onesti, però. Anche l’orgoglio per una persona cara o provare gioia e felicità per un regalo ricevuto potrebbe far scappare qualche lacrima.
2. Sollievo
Questo tipo di pianto è leggermente diverso da quello legato alla gioia. Spesso, a seguito di un lungo periodo di stress e apprensione o dopo aver superato una situazione difficile, può succedere di lasciarsi andare alle lacrime. Ad esempio, l’attesa di un risultato di un esame, lo stress per un problema idraulico in casa o semplicemente periodi di forte tensione, sono tutti motivi che possono portarci a piangere una volta risolto il problema.
3. Stress
Prima di sopraggiungere il sollievo, c’è il periodo stressante e, spesso, non piangiamo solo quando la tensione sparisce o il problema viene risolto, ma anche quando lo stress raggiunge il suo culmine. Capita a tutti di provare quella terribile sensazione di preoccupazione o agitazione di tanto in tanto, che si tratti di problemi a lavoro, relazioni personali o grandi cambiamenti. La buona notizia è che il pianto da stress allevia la tensione accumulata e ci permette di vedere le cose con maggiore chiarezza.3 Anche se gli effetti positivi del pianto non sono immediatamente visibili, riusciranno a risollevare il tuo umore col tempo.
4. Stanchezza
Perché si piange per situazioni inaspettate quando si è stanchi? Dopo una lunga giornata o una notte insonne, siamo più vulnerabili alle emozioni forti, perché il cervello deve concentrarsi per farci rimanere svegli, quindi si è più propensi alle lacrime. Situazioni che, normalmente non ci infastidirebbero, improvvisamente ci fanno perdere il controllo emotivo quando siamo stanchi, ecco perché piangiamo.3 Perciò, quando la sera torni a casa dopo una giornata stancante e ti viene da piangere alla sola vista di una foto di un cucciolo, non stai impazzendo… hai solo bisogno di riposo!
5. Rabbia
Le lacrime di rabbia scaturiscono nei momenti meno opportuni, ad esempio durante un litigio o quando cerchi di apparire forte, ma lo stress e la pressione ci si mettono di mezzo. Perché piangiamo quando siamo arrabbiati? La rabbia è legata alla paura, ma anche alla sensazione di essere ferito. È del tutto naturale (e in realtà indice di maturità) affrontare la rabbia attraverso le lacrime invece che attraverso un attacco verbale.4
6. Dolore fisico
Il pianto per un dolore fisico è legato all’evoluzione umana. Allo stesso modo in cui i neonati piangono per comunicare che qualcosa non va, le lacrime indicano che abbiamo bisogno di aiuto e sono un modo per auto-lenire e far fronte al dolore fisico che stiamo provando.1
7. Sentimenti feriti
Molti di noi trovano che piangere involontariamente durante una discussione sia imbarazzante, ma non dovrebbe essere così. Il dolore emotivo e mentale è pari a quello fisico, quindi il pianto è completamente giustificato. Se una persona a noi cara fa o dice qualcosa che ci ferisce o fa sentire traditi, piangere è il modo che abbiamo di mostrar loro la nostra angoscia e di fargli capire di prenderci sul serio. Dopotutto, perché si piange quando si è tristi, se non per avere un po’ di comprensione e aiuto?
8. Delusione
La delusione spesso deriva dalla stessa fonte legata ai sentimenti di rabbia. Si tratta di un’emozione forte, amara, che nasce quando le nostre aspettative non vengono esaudite. La delusione è un'emozione molto spiacevole, quindi non sorprende che spesso la esprimiamo attraverso il pianto.
9. Tristezza e perdita
Perché quando si è tristi si piange? Piangere è uno dei modi migliori per far fronte ai sentimenti di infelicità e quando si perde qualcuno. Anche se le cause di queste emozioni potrebbero non scomparire con facilità, esprimerle attraverso il pianto può farci stare meglio col tempo. Il pianto provoca, inoltre, una sensazione di empatia tra le persone, che cercheranno dunque di confortare e aiutare chi sta soffrendo.5
10. Empatia
Il pianto empatico (ovvero la condivisione dei sentimenti di un’altra persona) è contrastante. Anche se talvolta la situazione potrebbe risultare drammatica, sentirsi tristi perché qualcun altro lo è fa parte della natura umana. Inoltre, questo tipo di sentimento è quello che ci fa piangere durante un bel film.
Piangere è normale, sano è sensato dal punto di vista biologico. Essendo una reazione improvvisa, non abbiamo molto controllo su di essa e non saremo mai in grado di dominare questo riflesso naturale del tutto. Quindi, se ti ritrovi a piangere di gioia, di rabbia o tristezza, non preoccuparti, l’importante è essere preparati e avere sempre a portata di mano dei fazzoletti Tempo per asciugare le lacrime.
Fonti:
1 Perché piangiamo? Funzione e valore delle lacrime, Confederazione Italiana Libere Professioni
2 Tears of Joy as an Emotional Expression of the Meaning of Life, Frontiers
3 Crying, Tilberg University
4 Temper Tantrums, National Library of Medicine
5 Stop crying! The impact of situational demands on interpersonal emotion regulation, National Library of Medicine
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