Gestire un conflitto: qual è il modo giusto?

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Sei un tipo litigioso oppure accomodante? Come imparare a gestire i conflitti nel modo giusto

Tutti noi affrontiamo i conflitti in modo diverso. Alcuni, ad esempio, hanno acquisito abilità nel gestire un conflitto che utilizzano in ogni discussione. Altri tendono invece a ritirarsi del tutto, nel senso che evitano i conflitti. Altri ancora vogliono avere ragione a tutti i costi. Poi ci sono persone che esplodono e hanno atteggiamenti aggressivi e altri che cercano di a trovare una risoluzione al conflitto collaborativa e razionale. Infine, ci sono persone che sono in grado di allenare abilità di gestione del conflitto, al punto da saper utilizzare tecniche diverse a seconda del tipo di conflitto. 

Ma come distinguere le diverse strategie utilizzate nei conflitti? E quali di queste portano a risultati utili? È davvero possibile allenare le abilità di conflitti

I principi di Harvard per una negoziazione di successo 

Lo studioso americano di diritto Roger Fisher, insieme ad alcuni colleghi dell’Università di Harvard, ha sviluppato un modello che illustra come negoziare in ambito business e situazioni simili in modo da soddisfare tutte le parti coinvolte, affinché possano continuare ad avere buone relazioni interpersonali in futuro. 

Fisher fornisce consigli preziosi che possono essere utilizzati anche durante i conflitti personali con familiari, amici, colleghi, ecc. Uno dei suoi consigli, ad esempio, è quello di concentrarsi sull’oggetto del conflitto, astenendosi dall’accusare l’altra parte di malafede. Se questo dovesse accadere, è fondamentale affrontare e porre subito fine a questo atteggiamento. È anche importante imparare a gestire i conflitti, nonché allenare abilità nell’affrontare un conflitto, in modo da sapere come utilizzarle a seconda del tipo di conflitto. 

Dal comportamento passivo-aggressivo a quello più bonario: ecco i diversi stili di conflitto 

Quando sorge un conflitto, ciascuna parte coinvolta si concentra sui propri interessi e su come farli valere. Quando una persona è capace di affrontare un conflitto, sa come far valere la propria posizione, mentre una persona incapace di affrontare il conflitto sarà sempre sconfitta e a lungo termine questo può solo nuocere a una relazione. 

Per una risoluzione dei conflitti non violenta una buona strategia da utilizzare è quella di dare importanza ai desideri e agli interessi della nostra controparte. Tuttavia, se questo sfugge di mano, la persona che sceglie di utilizzare questa tattica potrebbe essere insoddisfatta del risultato nel lungo termine, nel caso non venga trattata nello stesso modo dalla controparte. Questo non fa bene a una relazione, sia essa familiare, di amicizia o amorosa. 

A tal proposito, Patrizia Catellani suggerisce questo: “Quando sorgono conflitti con persone a noi care, tutte le parti coinvolte dovrebbero tenere in considerazione gli interessi degli altri.” L’esperta continua: “Se riusciamo a trovare una risoluzione dei conflitti collaborativa, in grado di soddisfare gli interessi di entrambe le parti, allora potremmo trovarci in una situazione win-win che finirà per rafforzare la relazione. Nei rapporti di lunga durata, ad esempio, gli interessi di una parte potrebbero essere tenuti in particolare considerazione in un dato momento, ma nel corso di un conflitto successivo dovrebbero prevalere gli interessi dell’altra parte. In questo modo vengono bilanciati gli interessi di entrambi e questo rientra tra le risoluzioni positive dei conflitti.”

Questi criteri possono aiutarti a riconoscere non solo i diversi tipi di risoluzione dei conflitti, ma anche la tua personalità in relazione ai conflitti. Perciò, che tu sia un litigioso di natura, un provocatore, un bonario oppure una persona polemica, con questi consigli potrai imparare a trovare una risoluzione dei conflitti collaborativa, nonché migliorare le tue capacità di gestione dei conflitti. 

Come imparare a gestire un conflitto

Come migliorare le proprie abilità di gestione dei conflitti? A queste e ad altre domande risponde la nostra psicologa esperta di conflitti, Patrizia Catellani. Anzitutto è possibile addestrarsi con calma a trovare soluzioni ai conflitti. Questo consente in un secondo momento di reindirizzare il nostro atteggiamento prevalente quando ci troviamo di fronte a un conflitto. Per saperne di più, leggi il nostro articolo sulle diverse risoluzioni di conflitti. 

La nostra esperta aggiunge: “È importante considerare sempre gli effetti che un certo stile di conflitto può avere sullo sviluppo della relazione e sullo sviluppo del conflitto stesso.” Ogni situazione richiede un approccio specifico. Analizzare la situazione e decidere che stile adottare è sicuramente la strada da seguire. 

In un rapporto che per noi è importante è preferibile perseguire una risoluzione dei conflitti non violenta e collaborativa, in cui entrambe le parti possono far prevalere i propri interessi e bisogni. Insieme a tutte le parti coinvolte cerca di trovare una soluzione equa che, oltre a risolvere il problema, rispetti gli interessi di tutti e porti a rafforzare la relazione. 

Fonti e spunti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Roger_Fisher_(accademico)

https://www.bestperformance.biz/it/blog/vendere-e-negoziare/la-negoziazione-questa-sconosciuta


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